Rotta

martedì 24 marzo 2020

Mannaggia agli spiegoni.



Negli ultimi tre capitoli, Eiichiro Oda si è curato di illustrarci una panoramica degli eventi più recenti, una traversata che collega il climax del flashback appena conclusosi con la battaglia imminente a Onigashima, l'isola su cui stanzia l'Imperatore Kaido.
I tre capitoli risultano ben costruiti e pensati, forse anche sviluppati con l'idea di avere effettivamente un corpo centrale di capitoli di congiunzione: viene proprio eseguito un recap visivo e orale della situazione. Generalmente i recap sono anche dovuti all'interno di una narrazione settimanale – non è la prima volta che li vediamo in ONE PIECE e Oda ha anche costruito il momento più propizio per presentarne uno proprio ora. Tutto perfetto, se non fosse che negli ultimi due capitoli assistiamo a dei prolissi e pesanti spiegoni per sbrogliare l'ultima grande matassa prima di giungere agli scontri decisivi. Eppure, quei pesanti spiegoni (ovvero la rivelazione di Kanjuro e l'arrivo di Kyoshiro) potrebbero risultare delle scelte narrative molto ben contestualizzate.

"LA FAMIGLIA KOZUKI", la fine del flashback
Gli ultimi attimi di vita di Oden sono stati illustrati in un climax crescente, scanditi fino all'ultimo dall'orologio che avrebbe dovuto rappresentare la fine dell'esecuzione per qualunque condannato fosse sopravvissuto. Il sipario cala dunque sul suo protagonista, giunge un attimo di respiro, ma le ultime parole di Oden, trascritte su una lettera per Toki, ci proiettano immediatamente tra vent'anni: la narrazione è ancora in corso, l'eredità di Oden è già stata colta e si punta solo verso il futuro, il nostro presente.
"La storia comincia a muoversi verso il presente!!"

Forse in molti abbiamo frainteso e credevamo che il flashback si fosse definitivamente concluso, ma il capitolo 973 si presenta incredibilmente contestualizzato alla narrazione e fondamentale per rischiarire gli eventi passati. Il capitolo è un ponte tra Oden e il nostro presente, un ponte che attraversa molti eventi accennati da Punk Hazard a oggi. Saltano sicuramente all'occhio gli eventi più recenti svoltisi a Wano: l'incendio del castello, il salto temporale, la fuga di Kawamatsu, l'identità del giovane Ushimitsu; un montaggio in ordine temporale di tutte le informazioni che abbiamo assimilato in questi anni, talvolta anche indirettamente. Il riepilogo si dipana principalmente attraverso gli ultimi punti oscuri della vita dei due figli di Oden, coloro che rappresentano il futuro di Wano: la prima parte del capitolo si concentra su Momonosuke e sul trauma infertogli da Kaido, mentre la seconda parte del capitolo segue Hiyori e la sua trasformazione in Komurasaki. Ogni personaggio si posiziona esattamente dove lo troveremo in futuro, in attesa di svolgere il proprio ruolo nella battaglia finale che coinvolgerà il paese. In particolare, assistiamo alla trasformazione di Denjiro in Kyoshiro, una scelta, quella di mostrarci la vera identità del seguace di Orochi, che trova collegamento con le azioni del Fodero nell'ultimo capitolo, acquista funzionalità ai fini del personaggio di Kanjuro (ma questo è un discorso che vedremo in altra sede) e si dimostra decisiva per concentrarci adeguatamente su quanto accaduto nel capitolo 975.

"FORZA, TUTTI A ONIGASHIMA!!", la transizione scenica
La narrazione torna al presente, accompagnata giusto da un paio di scorci sul passato per dare corpo al grande colpo di scena di questo capitolo, nonché da un sunto molto impostato sulle vicende affrontate a Punk Hazard, Dressrosa, Zou, fino a Wano. La rivelazione di Kanjuro come spia al servizio di Orochi arriva prepotentemente, anche giustificata dall'impazienza del personaggio di mettere in scena la svolta decisiva della storia, il ribaltamento della situazione. Kanjuro inizia dunque un prolisso riepilogo degli eventi atto a esporre il proprio punto di vista riguardo le vicende, sottolineando le ambiguità che i Foderi hanno sottovalutato durante la loro epopea. Tra le didascalie del narratore e il discorso di Kanjuro, quindi, ci ritroviamo nuovamente davanti a uno spiegone che cerca di ammassare le ultime informazioni utili prima del cambio di scena su Onigashima.
A volerlo analizzare nel complesso, il discorso di Kanjuro segue il cliché del cattivone che blatera con gli eroi, convinto di averli soggiogati, talmente preso da sé e dal suo operato da non accorgersi di quei piccoli elementi che permetteranno proprio agli eroi di ribaltare nuovamente la situazione e primeggiare su di lui. Ci troviamo dinanzi a un vero e proprio stereotipo narrativo, capovolto e destrutturato da decenni anche nella narrativa pop. Ciò che non possiamo permetterci di dimenticare, tuttavia, è che la saga di Wano non è altro che il palcoscenico di un teatro classico, una grande messinscena all'interno di un racconto già di per sé fittizio.
Ognuno di noi ha rivisto in Wano elementi di origine teatrale nell'aspetto di quel personaggio o nel suo nome o in quella specifica scelta narrativa di Oda; nonostante, da sottolineare, non molti di noi ne sappiano realmente di teatro. Eppure basta già ricordare le poche conoscenze ed esperienze assimilate con le scuole per riconoscere elementi concreti forti – a tal proposito vi consiglio la lettura di QUESTO post sulla pagina Facebook che collega la figura di Orochi al teatro shakespeariano. In particolare, l'introduzione al presente narrata dalle didascalie mi riporta alla mente la figura narrante che durante gli spettacoli, a sipario calato, riepiloga gli eventi appena accaduti in attesa che le scenografie e gli attori siano pronti per la nuova scena; una figura che è possibile riconoscere grazie al modo con cui la narrazione viene riportata all'ordine ("Molto bene!", "Dunque..."), ma anche grazie al tono particolarmente drammatico che anticipa la svolta degli eventi ("O almeno... così sarebbe dovuta andare!!", "O perlomeno, quella era l'intenzione!"). In questo contesto, il riepilogo ci viene illustrato attraverso delle immagini, in attesa che la scenografia dell'esecuzione di Oden e le pagine nere del flashback lascino spazio alla tempesta in mare, al presente, alla nuova sconvolgente rivelazione. È in tale contesto che la confessione di Kanjuro acquista forza: ancora formale, quasi automatica, un dramma plateale dagli schemi classici.

"LO STRATAGEMMA DI KIN'EMON", l'espediente finale
Ciò che collega l'ultimo capitolo al precedente è nuovamente il cliché dell'antagonista che rivela i propri piani e le proprie intenzioni agli eroi in trappola. Come accennato poc'anzi, infatti, dopo questa fase ne segue tipicamente una in cui gli eroi agiscono furtivamente o elaborano una strategia particolare sfruttando il tempo concesso dall'antagonista durante la sua orazione.
Nel capitolo precedente ci eravamo salutati con Luffy, Law, Kid e le loro ciurme convogliate al porto cui Kin'emon aveva dato appuntamento, rubando il colpo di scena alla performance di Kanjuro. Tuttavia, vi era ancora il timore che le forze alleate radunate per tutta Wano fossero state eliminate da Orochi e Kaido; cosa che, in questo capitolo, scopriamo non essere avvenuto.
La narrazione riprende proprio dalla panoramica di tutti i protagonisti in gioco, dai Mugiwara, ai Mink, alle ciurme di Law e Kid; intenti a elencare i numeri esatti che compongono ogni plotone alleato. Già questa parte di riepilogo risulta abbastanza indigesta, se non fosse per l'introduzione di nuovi outfit (che adoro tanto quanto gioveranno al merchandise). Ma è l'arrivo di Kyoshiro a presentarsi maggiormente come uno spiegone.
Kyoshiro arriva prepotentemente con ben sei pagine in cui spiega ciò che avevamo già visto due capitoli prima – ovvero presentandosi per quella che è la sua vera identità, Denjiro – e spiegando per filo e per segno per quali motivi la controffensiva di Orochi è stata fallimentare e le forze alleate dei samurai si trovano fresche e riposate per la battaglia finale. Se lo spiegone del capitolo precedente trovava giustificazione all'interno del contesto narrativo dell'intera saga, lo spiegone di Kyoshiro/Denjiro trova funzionalità esclusivamente all'interno del singolo capitolo – pur ricollegandosi al discorso del cliché narrativo di cui abbiamo discusso. La particolarità del riepilogo di Denjiro, infatti, è quello di essere scandito in un'escalation continua verso la spiazzante verità: ogni pagina dello spiegone di Denjiro descrive una situazione ben precisa che si collega direttamente alla pagina successiva. La prima pagina illustra l'arrivo di Kyoshiro, nella seconda pagina Kyoshiro cambia fazione e offre le sue truppe per la causa dei Foderi Rossi, nella terza pagina Kyoshiro rivela di essere Denjiro, la quarta pagina descrive come Denjiro abbia sfruttato la sua posizione per trarne dei vantaggi; sulla quinta e sesta pagina ci si sofferma infine per spiegare la lettura del messaggio cifrato di Yasuie. Lo spiegone di Denjiro è un crescendo continuo – a tratti anche pesante – con cui vengono tessute le lodi per i piani dei Nove Foderi Rossi e, quando questo spiegone sembra essersi arrestato, voltando pagina, scopriamo la spiazzante verità riguardante Kin'emon e il luogo dell'appuntamento: un monologo intero dosato al servizio del finale a effetto.
Tuttavia, il finale non si caratterizza solo per il monologo che ne carica corposamente l'ultima tavola (e l'ultima vignetta), ma anche dal ribaltamento del cliché con cui abbiamo esordito il discorso riguardo questo capitolo. Solitamente, è luogo comune che sia l'eroe a scovare il modo o ad attuare la strategia per ribaltare la situazione contro l'antagonista. In questa situazione, invece, abbiamo l'eroe che è l'artefice inconsapevole e indiretto del ribaltamento. Il risultato ottenuto è il medesimo della risoluzione classica: la spia è stata scovata, la flotta nemica è stata abbattuta e le forze alleate sono pronte a proseguire verso lo scontro decisivo; ma non per merito di Kin'emon.

Volendo spendere qualche parola complessiva sui tre capitoli, risulta chiaro come Oda abbia voluto trattare in una situazione di pieno riepilogo le svolte che coinvolgono le spie e le talpe presenti tra le due fazioni principali di Wano. Kanjuro e Denjiro sono due personaggi per certi versi opposti all'interno della formazione dei Foderi Rossi e risulta interessante notare come Oda abbia scelto di risolvere questo particolare snodo narrativo. Nonostante i protagonisti di Wano siano venuti a conoscenza delle talpe e delle loro rispettive identità solo negli ultimi due capitoli, noi lettori ne abbiamo avuto un anticipo già con il capitolo 973. La rivelazione di quel capitolo ha permesso a Oda di centellinare nella maniera corretta – dicevamo, crescente – il monologo di Denjiro. Pertanto a noi lettori è stato concesso di concentrarci maggiormente sulle fasi più importanti del capitolo scorso, dall'intrigo principale alla risoluzione finale degli eventi. In tutto questo, il colpo di scena inerente Kanjuro persiste come punto centrale dell'intero lotto di capitoli, la svolta principale della storia che lascia una rottura all'interno dei protagonisti di questo grande spettacolo.

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