Negli ultimi
tre capitoli, Eiichiro Oda si è curato di illustrarci una panoramica
degli eventi più recenti, una traversata che collega il climax del
flashback appena conclusosi con la battaglia imminente a Onigashima,
l'isola su cui stanzia l'Imperatore Kaido.
I tre
capitoli risultano ben costruiti e pensati, forse anche sviluppati
con l'idea di avere effettivamente un corpo centrale di capitoli di
congiunzione: viene proprio eseguito un recap visivo e orale della
situazione. Generalmente i recap sono anche dovuti all'interno di una
narrazione settimanale – non è la prima volta che li vediamo in
ONE PIECE e Oda ha anche costruito il momento più propizio per
presentarne uno proprio ora. Tutto perfetto, se non fosse che negli ultimi due
capitoli assistiamo a dei prolissi e pesanti spiegoni per sbrogliare l'ultima
grande matassa prima di giungere agli scontri decisivi. Eppure, quei
pesanti spiegoni (ovvero la rivelazione di Kanjuro e l'arrivo di
Kyoshiro) potrebbero risultare delle scelte narrative molto ben
contestualizzate.
"LA
FAMIGLIA KOZUKI", la fine del flashback
Gli ultimi
attimi di vita di Oden sono stati illustrati in un climax crescente,
scanditi fino all'ultimo dall'orologio che avrebbe dovuto
rappresentare la fine dell'esecuzione per qualunque condannato fosse
sopravvissuto. Il sipario cala dunque sul suo protagonista, giunge un
attimo di respiro, ma le ultime parole di Oden, trascritte su una
lettera per Toki, ci proiettano immediatamente tra vent'anni: la
narrazione è ancora in corso, l'eredità di Oden è già stata colta
e si punta solo verso il futuro, il nostro presente.
"La storia comincia a muoversi verso il presente!!"
Forse in
molti abbiamo frainteso e credevamo che il flashback si fosse
definitivamente concluso, ma il capitolo 973 si presenta
incredibilmente contestualizzato alla narrazione e fondamentale per
rischiarire gli eventi passati. Il capitolo è un ponte tra Oden e il
nostro presente, un ponte che attraversa molti eventi accennati da
Punk Hazard a oggi. Saltano sicuramente all'occhio gli eventi più
recenti svoltisi a Wano: l'incendio del castello, il salto temporale,
la fuga di Kawamatsu, l'identità del giovane Ushimitsu; un montaggio
in ordine temporale di tutte le informazioni che abbiamo assimilato
in questi anni, talvolta anche indirettamente. Il riepilogo si dipana
principalmente attraverso gli ultimi punti oscuri della vita dei due
figli di Oden, coloro che rappresentano il futuro di Wano: la prima
parte del capitolo si concentra su Momonosuke e sul trauma infertogli
da Kaido, mentre la seconda parte del capitolo segue Hiyori e la sua
trasformazione in Komurasaki. Ogni personaggio si posiziona
esattamente dove lo troveremo in futuro, in attesa di svolgere il
proprio ruolo nella battaglia finale che coinvolgerà il paese. In
particolare, assistiamo alla trasformazione di Denjiro in Kyoshiro,
una scelta, quella di mostrarci la vera identità del seguace di
Orochi, che trova collegamento con le azioni del Fodero nell'ultimo capitolo, acquista funzionalità ai fini del personaggio di
Kanjuro (ma questo è un discorso che vedremo in altra sede) e si
dimostra decisiva per concentrarci adeguatamente su quanto accaduto
nel capitolo 975.
"FORZA,
TUTTI A ONIGASHIMA!!", la transizione scenica
La
narrazione torna al presente, accompagnata giusto da un paio di
scorci sul passato per dare corpo al grande colpo di scena di questo
capitolo, nonché da un sunto molto impostato sulle vicende
affrontate a Punk Hazard, Dressrosa, Zou, fino a Wano. La rivelazione
di Kanjuro come spia al servizio di Orochi arriva prepotentemente,
anche giustificata dall'impazienza del personaggio di mettere in
scena la svolta decisiva della storia, il ribaltamento della
situazione. Kanjuro inizia dunque un prolisso riepilogo degli eventi
atto a esporre il proprio punto di vista riguardo le vicende,
sottolineando le ambiguità che i Foderi hanno sottovalutato durante
la loro epopea. Tra le didascalie del narratore e il discorso di
Kanjuro, quindi, ci ritroviamo nuovamente davanti a uno spiegone
che cerca di ammassare le ultime informazioni utili prima del cambio
di scena su Onigashima.
A volerlo
analizzare nel complesso, il discorso di Kanjuro segue il cliché del
cattivone che blatera con gli eroi, convinto di averli soggiogati,
talmente preso da sé e dal suo operato da non accorgersi di quei
piccoli elementi che permetteranno proprio agli eroi di ribaltare
nuovamente la situazione e primeggiare su di lui. Ci troviamo dinanzi
a un vero e proprio stereotipo narrativo, capovolto e destrutturato
da decenni anche nella narrativa pop. Ciò che non possiamo
permetterci di dimenticare, tuttavia, è che la saga di Wano non è
altro che il palcoscenico di un teatro classico, una grande
messinscena all'interno di un racconto già di per sé fittizio.
Ognuno di
noi ha rivisto in Wano elementi di origine teatrale nell'aspetto di
quel personaggio o nel suo nome o in quella specifica scelta
narrativa di Oda; nonostante, da sottolineare, non molti di noi ne
sappiano realmente di teatro. Eppure basta già ricordare le poche
conoscenze ed esperienze assimilate con le scuole per riconoscere
elementi concreti forti – a tal proposito vi consiglio la lettura
di QUESTO post sulla pagina Facebook che collega la figura di Orochi
al teatro shakespeariano. In particolare, l'introduzione al presente
narrata dalle didascalie mi riporta alla mente la figura narrante
che durante gli spettacoli, a sipario calato, riepiloga gli eventi
appena accaduti in attesa che le scenografie e gli attori siano
pronti per la nuova scena; una figura che è possibile riconoscere grazie al modo con cui la narrazione viene riportata all'ordine
("Molto bene!", "Dunque..."), ma anche grazie al
tono particolarmente drammatico che anticipa la svolta degli eventi ("O
almeno... così sarebbe dovuta andare!!", "O perlomeno,
quella era l'intenzione!"). In questo contesto, il riepilogo ci
viene illustrato attraverso delle immagini, in attesa che la
scenografia dell'esecuzione di Oden e le pagine nere del flashback
lascino spazio alla tempesta in mare, al presente, alla nuova
sconvolgente rivelazione. È in tale contesto che la confessione di
Kanjuro acquista forza: ancora formale, quasi automatica, un dramma
plateale dagli schemi classici.
"LO
STRATAGEMMA DI KIN'EMON", l'espediente finale
Ciò che
collega l'ultimo capitolo al precedente è nuovamente il cliché
dell'antagonista che rivela i propri piani e le proprie intenzioni
agli eroi in trappola. Come accennato poc'anzi, infatti, dopo questa
fase ne segue tipicamente una in cui gli eroi agiscono furtivamente o
elaborano una strategia particolare sfruttando il tempo concesso
dall'antagonista durante la sua orazione.
Nel capitolo
precedente ci eravamo salutati con Luffy, Law, Kid e le loro ciurme
convogliate al porto cui Kin'emon aveva dato appuntamento, rubando il colpo di scena alla performance di Kanjuro. Tuttavia, vi era
ancora il timore che le forze alleate radunate per tutta Wano fossero
state eliminate da Orochi e Kaido; cosa che, in questo capitolo,
scopriamo non essere avvenuto.
La
narrazione riprende proprio dalla panoramica di tutti i protagonisti
in gioco, dai Mugiwara, ai Mink, alle ciurme di Law e Kid; intenti a
elencare i numeri esatti che compongono ogni plotone alleato. Già
questa parte di riepilogo risulta abbastanza indigesta, se non fosse
per l'introduzione di nuovi outfit (che adoro tanto quanto gioveranno
al merchandise). Ma è l'arrivo di Kyoshiro a presentarsi
maggiormente come uno spiegone.
Kyoshiro
arriva prepotentemente con ben sei pagine in cui spiega ciò che
avevamo già visto due capitoli prima – ovvero presentandosi per
quella che è la sua vera identità, Denjiro – e spiegando per filo
e per segno per quali motivi la controffensiva di Orochi è stata
fallimentare e le forze alleate dei samurai si trovano fresche e
riposate per la battaglia finale. Se lo spiegone del capitolo
precedente trovava giustificazione all'interno del contesto narrativo
dell'intera saga, lo spiegone di Kyoshiro/Denjiro trova funzionalità
esclusivamente all'interno del singolo capitolo – pur ricollegandosi
al discorso del cliché narrativo di cui abbiamo discusso. La
particolarità del riepilogo di Denjiro, infatti, è quello di essere
scandito in un'escalation continua verso la spiazzante verità: ogni
pagina dello spiegone di Denjiro descrive una situazione ben precisa
che si collega direttamente alla pagina successiva. La prima pagina
illustra l'arrivo di Kyoshiro, nella seconda pagina Kyoshiro cambia
fazione e offre le sue truppe per la causa dei Foderi Rossi, nella
terza pagina Kyoshiro rivela di essere Denjiro, la quarta pagina
descrive come Denjiro abbia sfruttato la sua posizione per trarne dei
vantaggi; sulla quinta e sesta pagina ci si sofferma infine per
spiegare la lettura del messaggio cifrato di Yasuie. Lo spiegone di
Denjiro è un crescendo continuo – a tratti anche pesante – con
cui vengono tessute le lodi per i piani dei Nove Foderi Rossi e,
quando questo spiegone sembra essersi arrestato, voltando pagina, scopriamo la
spiazzante verità riguardante Kin'emon e il luogo dell'appuntamento:
un monologo intero dosato al servizio del finale a effetto.
Tuttavia, il
finale non si caratterizza solo per il monologo che ne carica
corposamente l'ultima tavola (e l'ultima vignetta), ma anche dal
ribaltamento del cliché con cui abbiamo esordito il discorso
riguardo questo capitolo. Solitamente, è luogo comune che sia l'eroe
a scovare il modo o ad attuare la strategia per ribaltare la
situazione contro l'antagonista. In questa situazione, invece,
abbiamo l'eroe che è l'artefice inconsapevole e indiretto del
ribaltamento. Il risultato ottenuto è il medesimo della risoluzione
classica: la spia è stata scovata, la flotta nemica è stata
abbattuta e le forze alleate sono pronte a proseguire verso lo
scontro decisivo; ma non per merito di Kin'emon.
Volendo
spendere qualche parola complessiva sui tre capitoli, risulta chiaro
come Oda abbia voluto trattare in una situazione di pieno riepilogo
le svolte che coinvolgono le spie e le talpe presenti tra le due
fazioni principali di Wano. Kanjuro e Denjiro sono due personaggi per
certi versi opposti all'interno della formazione dei Foderi Rossi e
risulta interessante notare come Oda abbia scelto di risolvere questo
particolare snodo narrativo. Nonostante i protagonisti di Wano siano
venuti a conoscenza delle talpe e delle loro rispettive identità
solo negli ultimi due capitoli, noi lettori ne abbiamo avuto un
anticipo già con il capitolo 973. La rivelazione di quel capitolo ha
permesso a Oda di centellinare nella maniera corretta – dicevamo,
crescente – il monologo di Denjiro. Pertanto a noi lettori è stato
concesso di concentrarci maggiormente sulle fasi più importanti del
capitolo scorso, dall'intrigo principale alla risoluzione finale degli
eventi. In tutto questo, il colpo di scena inerente Kanjuro persiste
come punto centrale dell'intero lotto di capitoli, la svolta
principale della storia che lascia una rottura
all'interno dei protagonisti di questo grande spettacolo.
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