In
questi capitoli di saga del Reverie abbiamo avuto modo di discutere di innumerevoli situazioni. Tra le tante, io sono spesso
finito a discutere del livello combattivo dei re del Paradiso
confrontati a quelli del Nuovo Mondo e della forza militare che
costituisce gli Shichibukai. Argomenti apparentemente differenti tra
loro ma che mi hanno messo in testa una domanda a cui, se mai avessi
avuto modo di farmi in precedenza, non ho mai risposto in modo serio
e ragionato: perché l'East Blue è il più debole dei mari?
Ok,
ok, sembra stia saltando di palo in frasca. Del resto è l'intera
saga a farlo capitolo per capitolo, mostrandoci spezzoni quasi
montati casualmente di gente che fa cose. Per molti questi capitoli
saranno i più belli dell'intero manga, ma per me e Kira (• Non so come firmarmi •) alcuni di questi sono tra i peggiori per costruzione
e godibilità. Io non ho praticamente apprezzato il capitolo 907, cui
volevo dedicarci un intero articolo, Kira non ha apprezzato il
capitolo 908, come ha già avuto modo di dire in un suo post in
pagina.
Ma
non divagherò ulteriormente, vi illustrerò in breve le mie
riflessioni riguardo la geografia globale di One Piece. Un argomento,
a dire il vero, che sembrava fatto e finito intere saghe fa ma che ha
nei piccoli dettagli ulteriori e inesplorati aspetti da rivelare.
Come
dicevo, la riflessione parte dalla consapevolezza che l'East Blue è
il più debole dei mari. È un'informazione che abbiamo letto spesso
e che non ci è difficile verificare con una semplice rilettura delle
avventure di Luffy e compagni, che partono proprio dall'East Blue per
sconfinare in posti inimmaginabili.
La
prima volta che abbiamo letto esplicitamente questa considerazione da
un personaggio interno al manga è nel capitolo 51. Siamo al Baratie,
nel pieno di una saga noiosetta che ricorre all'introduzione di un
pezzo da novanta come Dracule Mihawk per equilibrare i diversi
fattori di godibilità della saga. Zoro ha appena sfidato Mihawk ed è
qui che lo spadaccino più forte del mondo rivela che l'East Blue è
il mare più pacifico dei quattro Blue. Già, non si parla di
debolezza, ma di pace. In realtà non cambia molto, la
frase di Mihawk ha chiari intenti discriminatori riguardo la forza di
Zoro.
L'ultima
volta che abbiamo avuto accenni alla debolezza dell'East Blue,
invece, è nel recente capitolo 905. Alla presentazione del nuovo re
di Goa, Sterry, il presidente del World Economic Journal asserisce
che, per quanto pacifico e rurale, il principale regno dell'East Blue
ha dato i natali a molti dei criminali più pericolosi del globo.
La
distinzione tra debolezza e pace rientra molto nell'ambito dei
punti di vista. Per un marine potrebbe essere un vanto che il mare in
cui opera sia il più pacifico, per un guerriero nato quel mare
potrebbe invece essere motivo di disprezzo e discriminazione.
Ma
ci sono elementi concreti che possano giustificare questo dato di
fatto riguardante l'East Blue?
Se
prendessimo una cartina del mondo di One Piece, anche la più
rimaneggiata tra le fanart, l'unica informazione che potremmo
raccogliere è che l'East Blue confina, una volta superata la Calm
Belt (la "fascia di bonaccia"), con il Paradiso, la prima
parte della Grand Line. Destino che, peraltro, condivide con il
South Blue. E del resto anche il North Blue e il West Blue sono
tratti di mare delimitati da Calm Belt e Red Line.
Tuttavia,
noi siamo perfettamente a conoscenza che alcune ciurme pirata e la
Marina stessa dispongono delle tecnologie necessarie per sconfinare
da quei mari e superare le Calm Belt. Agli inizi del manga questa
sembrava una caratteristica di pochi privilegiati, ma a oggi la
vera fantascienza è costituita dalla tecnologia del Germa 66 di
scalare addirittura la Red Line per sconfinare in qualunque dei
quattro mari. Superare le Calm Belt sembra ormai roba di poco conto e
quindi non sarebbe illogico pensare che molti pirati, per quanto non
l'abbiano esplicitato, abbiano usato questo metodo di navigazione per
spostarsi dal tratto di mare della Grand Line in cui si trovavano ai
due Blue adiacenti.
Questa
riflessione porta un dato fondamentale e importantissimo per la
risposta alla mia domanda.
Noi
sappiamo che la Grand Line è suddivisa in due tratti di mare, il
cosiddetto Paradiso e il Nuovo Mondo (su cui invece si è interrogato
di recente Kira).
Noi
sappiamo che il Nuovo Mondo è un posto decisamente ostile, in cui
puoi sopravvivere solo alleandoti con un Imperatore o, cosa
considerata infattibile, abbattendo un Imperatore. Nel Nuovo Mondo,
personaggi come Crocodile e Moriah sembrano aver avuto vita breve,
tanto che sono stati costretti a rifugiarsi nel Paradiso.
Il
Paradiso, invece, sembra un tratto di mare assolutamente pacifico in
confronto al Nuovo Mondo. Ma non dobbiamo dimenticare che questo mare
è definito inferno dagli abitanti dell'East Blue. Gaimon ci parla di
pirati tornati nell'East Blue con i visi spenti e privati di
qualsiasi volontà di combattere; al Baratie, del resto, veniamo a
sapere che Krieg è fuggito in gran fretta dalla Grand Line perché
sconfitto da un singolo uomo.
Esiste
quindi una chiara distinzione di forza e pericolosità tra Paradiso e
Nuovo Mondo. Pensate quindi alla differenza di una ciurma che
attraversa la Calm Belt per passare dal Paradiso all'East Blue e una
ciurma che la attraversa per passare dal Nuovo Mondo al North Blue.
Il North Blue incapperebbe sicuramente in pericoli maggiori,
soprattutto in considerazione del fatto che molti pericoli
provenienti dal Nuovo Mondo non sono solo di origine naturale o non
sono costituiti semplicemente da ciurme pirata, i pericoli del Nuovo
Mondo sono spesso anche di carattere politico. Abbiamo visto
chiaramente come grandi organizzazioni e misteriosi equilibri tra
esse possano costituire di per sé dei problemi, non a caso il Nuovo
Mondo è una bomba pronta a saltare non appena verrà tagliato il
filo sbagliato. È difficile pensare che una ciurma che arriva nel
North Blue e che proviene dal Nuovo Mondo possa semplicemente voler
rubare un ristorante (cosa che invece vuole fare Krieg nell'East
Blue).
Abbiamo
ricavato la possibile soluzione alla domanda iniziale, al quesito sul
perché l'East Blue sia considerato il più debole dei mari. Ma
proviamo a vagliare mare per mare per vedere se esistono esempi
concreti che possano dar valore a questa osservazione. Nel fare ciò,
inoltre, metterò in pratica anche un'altra riflessione che però ho
avuto premura di non citare fino ad adesso per non intorbidire troppo
il discorso, ma che in realtà considero egualmente importante.
Partiamo
proprio dall'East Blue. Qui in realtà c'è veramente poco da dire.
Nell'East
Blue, l'unico regno conosciuto è il Regno di Goa. Regno appartenente
al Governo Mondiale e regno natale dei più pericolosi criminali
attualmente in circolazione. Nell'East Blue, le guerre sembrano
sicuramente di minor portata rispetto a quelle citate in altri mari.
Sappiamo solo della guerra combattuta dal Germa 66 a Cozia, un'isola di cui non abbiamo molte informazioni. È logico supporre, tuttavia, che
in quella guerra fosse Cozia a essere "in torto" (nella
contorta visione di giusto e sbagliato che abbiamo in One Piece), in
quanto il Germa era un regno affiliato al Governo Mondiale ed è
difficile credere che quest'ultimo permetta conflitti interni alla
propria organizzazione. Inoltre, i soldati del Germa lasciano illesa
la nave da crociera presente in quel momento in un porto dell'isola,
per cui hanno lasciato illesa gente estranea a Cozia.
Oltre
a ciò, nell'East Blue è presente il ponte di Tequila Wolf.
Purtroppo un'analisi dettagliata è impossibile in quanto molti
misteri coinvologno ancora quel ponte. L'unico dato di fatto è che
il ponte è in costruzione per ordine del Governo Mondiale, tra
l'altro un ordine dato ben 700 anni prima (con tutt'altro contesto
geopolitico).
L'unica
certezza che abbiamo riguardante l'East Blue è che l'organizzazione
operante più potente e numerosa è la Marina. Questo io lo considero
un dettaglio importantissimo per la questione. Sappiamo perfettamente
che in One Piece un'organizzazione ben strutturata vale più di mille
uomini che attaccano singolarmente per conto proprio. Gli Imperatori
basano il proprio potere su territori, ciurme numerose e ciurme
affiliate; il Governo Mondiale prende accordi con pirati particolari
per rimpolpare le fila dei corsari e permette alleanze tra
Shichibukai e pirati solo qualora questi ultimi siano alle dirette
dipendenze dei primi. Al netto di casi particolari (come può essere
il solitario flottaro Mihawk che però è lo spadaccino più forte
del mondo o Jinbe che non era altro che un simbolo di
riconciliazione tra razze), tutti i discorsi relativi a scontri ed
equilibri vanno interpretati sempre in funzione del fatto che la
forza militare (e in alcuni casi politica) avrà sempre la meglio
della singola forza fisica. Volendo fare un esempio, ricordiamo per
quale contesto Buggy è stato scelto come Shichibukai.
Del
resto, ammesso e concordato che la Marina sia effettivamente
l'organizzazione più potente militante nell'East Blue, il pirata più
forte e spietato era considerato Krieg che, guarda caso, era a capo
di una flotta che comprendeva ben cinquanta navi.
Questo
discorso sulle forze militari probabilmente è anche delucidante per
quanto riguarda la presenza nell'East Blue di ciurme pirata che non
di rado costringono intere popolazioni a migrare. Boodle, il sindaco
di Orange Town, ha subito ben due attacchi del genere nel corso della
sua vita. Una media non indifferente per "il mare più
debole/pacifico di tutti" che, però, rimane di fatto
"governato" dalla sola Marina, quindi dalle "forze del
bene" (virgolette d'obbligo per Morgan).
Continuando
ad applicare correttamente questo nuovo fattore riguardante le forze
militari a quello principale dell'attraversamento delle Calm Belt,
risulta sicuramente interessante il South Blue. Difatti questo mare,
per quanto si trovi geograficamente nella stessa porzione di mondo
condivisa dall'East Blue, non viene annoverato tra i mari più
deboli. Probabilmente, seguendo il ragionamento adoperato dai
personaggi del manga, i pirati che operano in queste acque hanno una
somma delle taglie anche di poco superiore alla somma delle taglie
dei pirati dell'East Blue.
La
prima cosa interessante da notare è che Portgas D Rouge e Portgas D
Ace sono nativi di questo mare. Considerando che questi due personaggi sono centrali negli
ultimi anni di vita di Gol D Roger, si potrebbe azzardare qualche
ipotesi riguardo i suoi ultimi anni di vita. Dando per buona
l'ipotesi che Roger abbia ripercorso la Grand Line dopo il primo giro
del mondo, si potrebbe ipotizzare che questo secondo viaggio sia
terminato nel Paradiso. In questo modo, Roger avrebbe avuto modo di
"rileggere" con cognizione di causa i Poneglyph lasciati
alle spalle la prima volta; ma avrebbe anche potuto vivere il suo
ultimo anno andando su e giù per il South Blue e l'East Blue (dove è
morto). Ma, ripeto, è pura speculazione.
Risulta
invece più interessante la presenza dell'isola di Centaurea, luogo
in cui si è tenuta una rivolta rivoluzionaria. Ne abbiamo già
parlato con Tequila Wolf, non ci sarebbe nulla di strano se non per
il fatto che nell'East Blue si è trattata più di una liberazione;
però nel South Blue ci sono altri potenziali riferimenti ad azioni
militari dell'Armata Rivoluzionaria, dimostrando pertanto che questo
mare è effettivamente più movimentato dell'East Blue.
Con
gli ultimi capitoli del pre-Reverie siamo venuti a conoscenza di un
possibile legame tra Jewelry Bonney, nativa del South Blue, e
Bartholomew Kuma. Il legame, in realtà, è stato solo fatto
intendere e molti punti su una loro possibile correlazione sono
tuttora ambigui. Tuttavia, è da notare che Bonney si intrufola a
Marijoa spacciandosi per la regina madre/vedova di Sorbet, senza
peraltro destare sospetti. È quindi da desumere che una regina
Connie con le fattezze simili a quelle di Bonney anziana esista
veramente. E se esistesse questo non farebbe che sottintendere, per
il momento, che il regno di Sorbet, di cui Kuma era il sovrano, si
trovi proprio nel South Blue, mare di provenienza di Bonney. Un'ulteriore prova della presenza di questo regno nel South Blue risiede
nel Regno di Torino, regno indigeno in cui Kuma spedisce
volontariamente Chopper per il suo addestramento. Proprio perché si
tratta di un regno indigeno, mi parrebbe strano che i suoi segreti
siano conosciuti anche da un individuo arguto come Kuma; ma se Sorbet
si trovasse proprio in questo mare la questione risulterebbe ancora
più contestualizzata.
Ma
perché tutta questa manfrina sul Regno di Sorbet? Semplicemente
perché è già diffusa l'idea che le particolari condizioni
socio-politiche in cui versa la figura di Kuma siano il risultato di
un suo accordo per salvare dal Governo Mondiale il proprio regno,
probabilmente "di proprietà" dell'Armata Rivoluzionaria,
un po' come Kamabakka.
Passiamo
ora ai mari che dovrebbero essere i più interessanti perché
confinanti con il Nuovo Mondo: il North Blue e il West Blue.
Potreste
aspettarvi ulteriori dilungamenti, ma invece mi basterà ricordarvi i
nomi di qualche personaggio per correlare da voi la forza degli
abitanti di questi mari con la forza dei pirati del Nuovo Mondo.
Del
North Blue sono nativi: Noland, il Germa 66, i Pirati Donquixote; del
West Blue sono nativi: la Chinjao Family, Laffitte, Thriller Bark.
Insomma,
credo che ci si possa fare un'idea del livello medio di questi due mari e, a questo punto, che sia giustificabile con la tesi che sto
esponendo. Il via vai di potentissimi pirati dal Nuovo Mondo a questi
due mari avrà sicuramente temprato maggiormente la forza degli
abitanti e dei regni del North Blue e del West Blue.
Penso
sia superfluo paragonare eventi come la Conquista dei Quattro Regni
operata da Judge con l'insediamento di Arlong a Conomi Island; la
realizzazione di Thriller Bark con il piano di Kuro; i fatti di Ohara
con la liberazione di Tequila Wolf.
Giungiamo
quindi al termine di questo articolo, sperando che quest'analisi
geografica e geopolitica del mondo di One Piece abbia interessato
qualcuno. Mi rendo perfettamente conto che questi macro-argomenti
(come appunto la geografia) siano ormai consolidati e
conosciutissimi, ma ho cercato di immettere nuove chiavi di lettura
per la comprensione del mondo ideato da Eiichiro Oda.
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